AVVISO IMPORTANTE SULL'EVENTO DI CHIUSURA (piccolo spostamento location): buon pomeriggio a tutti dall'Infopoint del Rifugio Vallorch, vi aspettiamo tutte e tutti alle 17.45 per la chiusura del festival. C'è stato un piccolo cambiamento, non ci raduneremo nella faggeta tra il Rifugio e il villaggio di Vallorch, bensì sul prato dietro al rifugio. Portate un telo per sedervi a terra, metteremo a disposizione panche e sedie per chi ne ha bisogno ma i posti saranno limitati. Copritevi bene, c'è un po' di fresco ma il tempo è splendido!
Il secondo decennio del secolo si è aperto con le distese ancora fumanti dei milioni di ettari di foreste siberiane, amazzoniche e australiane andati in fumo a causa del surriscaldamento globale ed è continuato con una delle peggiori pandemie degli ultimi decenni, che ha messo in ginocchio le popolazioni dell’intero pianeta, soprattutto le più fragili. Poi, come da braci mai spente, sepolte appena da un sottile strato di cenere, nuovi focolai di guerra sono scoppiati tutto attorno a noi, coinvolgendoci molto più di quanto siamo disposti a vedere. L’impronta ecologica umana continua a crescere, impedendo al pianeta di rigenerare le risorse depredate per mantenere un sistema di produzione e di consumo basato sullo sfruttamento del suolo, di animali, piante e degli stessi esseri umani. Mai come adesso questo sistema mostra chiaramente le sue crepe, lasciando intravedere la possibilità di un paradigma diverso, che si nutre di interdipendenza, empatia, rispetto della diversità, della fragilità e della ricchezza del nostro pianeta. Nella costruzione di questo nuovo paradigma, anche il rapporto tra uomo e donna vive una trasformazione importante, dolorosa, che richiede nuove forme di riconoscimento reciproco e condivisione e un superamento della logica del potere e della forza.
Da sempre gli artisti hanno colto i cambiamenti in cui erano immersi, hanno dato loro voce, dipingendo scenari, indicando differenti punti di vista.
Le canzoni ne sono un esempio essenziale: sono ritratti, fari puntati sulle storie, quelle grandi così come quelle dimenticate, raccontano l’intimità del singolo, la inseriscono in un contesto collettivo che cambia, a volte diventano inni per le moltitudini.
Erica Boschiero ci accompagna in un viaggio intenso e delicato attraverso ciò che siamo stati, che siamo e potremo essere come individui e come società, nelle nostre contraddizioni, nelle nostre relazioni, fino alle tensioni più universali e collettive.
L’esibizione acustica di Erica Boschiero sarà seguita dalla restituzione dell’attività svolta da Daniele Brombal assieme gli attivisti ambientali e da una meditazione in silenzio per la salute planetaria, a cura degli organizzatori del festival.
Nota: durante l'evento potranno essere svolte riprese audiovideo e scattate fotografie. I moduli della liberatoria da firmare per concedere i diritti di utilizzo della propria immagine saranno a disposizione presso il luogo di svolgimento.
Vi consigliamo di portare un telo impermeabile o qualcosa di simile per sedervi a terra anche qualora il suolo dovesse essere umido. Metteremo a disposizione alcune panche per le persone anziane, con disabilità o problemi di altro tipo, ma il numero di posti sarà limitato.
Condizioni climatiche: In caso di precipitazioni vi invitiamo a controllare il sito dove comunicheremo eventuali aggiornamenti.