I bagni di foresta che offriamo, come attività singole o nei nostri ritiri, sono basati sul modello del Forest Therapy Hub, il più autorevole istituto internazionale nel campo del Forest Bathing. Ma al di là della metodologia seguita, questa pratica è ricca di riferimenti a teorie e discipline variegate.
La biofilia è l’affiliazione emotiva innata degli esseri umani nei confronti degli altri organismi viventi.
Edward Wilson
In base all’ipotesi della biofilia, formulata da Wilson nel 1984, ciascuno di noi prova un amore innato verso la Natura e le altre forme di vita e quando se ne separa finisce per soffrirne. Il profondo legame che abbiamo con i diversi elementi del mondo naturale è una delle scoperte — o riscoperte — riferite più spesso dai partecipanti a un bagno di foresta.
Le esperienze vissute negli ambienti naturali non solo possono aiutare ad attenuare lo stress; possono anche prevenirlo, favorendo il ripristino dell’attenzione focalizzata.
Edward Wilson
Mindfulness significa essere pienamente coscienti nella nostra vita. Significa percepire la splendida intensità di ogni momento.
Jon Kabat-Zinn
La mindfulness è una pratica basata sulla focalizzazione dell’attenzione sul presente e sulla sospensione del giudizio. Lo Shinrin-yoku è definito da alcuni “mindfulness in natura”; in effetti ha diversi punti in comune con essa ma, più che su una modalità specifica di esercitare l’attenzione, pone l’enfasi sui processi spontanei che avvengono grazie alla connessione con la Natura.
La teoria della rigenerazione dell’attenzione fu proposta dagli psicologi Rachel e Stephen Kaplan alla fine degli anni Ottanta. Afferma che il tempo passato in Natura, o anche solo dedicato a guardare scene naturali, accresca la capacità di concentrazione degli individui e li aiuti a riprendersi dall’affaticamento mentale attraverso l’esercizio di una “attenzione senza sforzi”.
L’ambiente fisico viene usato come mezzo per mantenere l’equilibrio psichico tra dolore e piacere e la coerenza del sé e dell’autostima.
Kalevi Korpela
Secondo l’ipotesi dell’autoregolazione ambientale, gli esseri umani ricorrono a determinati posti — visitandoli fisicamente o limitandosi a immaginarli — per regolare il proprio equilibrio psichico ed emotivo. Vari studi hanno confermato che la partecipazione ad attività continuative in Natura accresce fra l’altro la sicurezza di sé e l’autostima e ha un impatto significativo sullo sviluppo personale e intellettuale.